TRIESTE, 11 febbraio 2009 - Una buona sgambata, condita da sprazzi di buon calcio nel primo tempo. Gli azzurrini di Casiraghi pareggiano 1-1 con la Svezia, squadra che ritroveranno la prossima estate nella fase a gironi dell'Europeo, che si disputerà proprio in Svezia. L'Italia a tratti ha fatto valere il maggiore tasso tecnico, in novanta minuti che comunque non potevano avere l'intensità di una partita vera. Apprezzabile soprattutto il primo tempo degli azzurrini, chiuso in vantaggio grazie al rigore di Acquafresca. Poi nella ripresa, giocata a ritmi più bassi, un errore della difesa ha portato a un rigore anche per la Svezia, che strappa un risultato di prestigio e si conferma squadra temibile soprattutto sul piano fisico.
LA FORZA DELLA DESTRA - Casiraghi, privo tra gli altri di due pilastri del suo centrocampo, Marchisio e Cigarini, trova buone risposte da Motta e Abate, che sulla fascia destra dialogano bene e con la loro velocità sfondano con una certa facilità dal lato di Olsson. Giovinco (bene a tratti) pizzica l'incrocio dei pali con una gran punizione dai 25 metri, poi Motta trova in area Acquafresca che non inquadra la porta. E' il periodo migliore per l'Italia, che passa con il rigore di Acquafresca, concesso per fallo di Olsson sull'ottimo Abate.
ANDAMENTO LENTO - Gli azzurrini calano dopo il gol e si accontentano di gestire la partita. La solita girandola dei cambi, partita subito ad avvio ripresa, non aiuta a mantenere una buona intensità. Debutta il centrocampista Poli, rivelazione del Sassuolo, che sfiorerà anche il gol nei minuti finali. Ma soprattutto entra Mario Balotelli. L'attaccante dell'Inter si segnala per un bel colpo di testa e una girata che è permessa solo ai predestinati e che scheggia la traversa. Non riesce ad essere continuo, ma la sua prova è più che sufficiente. Cresce alla distanza la Svezia, che lo juventino Ekdal fa girare bene. Manca qualcosa sulle fasce ma le due punte, Wernbloom e Toivonen, hanno buone qualità. E manca Berg, che pare sia più forte di tutti e due. A giugno bisognerà stare attenti. Il secondo tempo degli scandinavi è migliore del nostro e il pari è la giusta conseguenza. Anche se la nostra difesa ci mette del suo. Ekdal in profondità per Toivonen, Andreolli sbaglia il tempo della scivolata e Santacroce in area commette fallo sull'attaccante del Psv. La Svezia prende coraggio e Consigli, galvanizzato dalla recente promozione a titolare nell'Atalanta, è attento su Bajrami e Molins. Il finale è azzurro con Balotelli e Poli, ma il risultato non cambia. Casiraghi ha un gruppo su cui lavorare, la qualità non manca soprattutto dalla cintola in su, ma all'Europeo servirà un'Italia più incisiva e meno perforabile.
Fonte. Gazzetta dello sport
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