MARSIGLIA (Francia), 11 febbraio 2009 – Non poteva essere una semplice amichevole. E infatti così non è stato. Argentina e Francia si sono affrontate con il coltello tra i denti. Senza esclusione di colpi. Partita vera. Tradizioni calcistiche e personalità a confronto. Bleus contro albiceleste. Maradona contro Domenech. E alla fine l’hanno spuntata i sudamericani grazie a Gutierrez e a una magia di Messi.
TATTICA - Dopo i depistaggi della vigilia, Maradona e Domenech vanno sul sicuro. L’ex pibe de oro conferma difesa e centrocampo dell’esordio vittorioso a novembre, in Scozia (0-1), nell’ordinato 4-4-2. Tra i pali il laziale Carrizo, Zanetti a destra, Papa a sinistra, di Demichelis e Heinze. A far filtro capitan Mascherano e Gago. Sui lati, Maxi Rodriguez e Gutierrez. Tevez però va in panca. Meglio Messi, in coppia con Aguero. Domenech punta su Mexes e Gallas. Con Abidal a sinistra e Sagna sul corridoio opposto. Niente rischi a centrocampo: L. Diarra e Toulalan. A Gourcuff il compito di orchestrare Ribery e Henry, a supporto di Anelka, preferito a Benzema.
PRESSING - Non si può chiedere di più, e i primi 15’ scivolano via su ritmi alti con il pressing a tutto campo degli argentini, formalmente padroni di casa, ma in trasferta: 10 titolari giocano in Europa. La Francia però si fa vedere al 7’: Ribery dal limite. Al 10’ tocca a Henry, di piatto al volo, alto. Poi è Messi show. Primo guizzo al 12’. Al 15’, con Aguero si presenta come una folgore in area, ma Gallas ci mette di nuovo una pezza. La partita si capovolge. La Francia cresce e impone il gioco. E cerca rabbiosamente il gol. Carrizo fa il miracolo su Anelka lanciato a rete da Gourcuff al 28’. Al 30’ c’è la rasoiata di Henry dalla distanza. Al 32’ Ribery semina Demichelis e cerca l’angolo vicino. Ma Carrizo è attento. L’Argentina torna a galla al 37’. Messi serve Mascherano che svirgola. Il gol è nell’aria. Gutierrez al 39’ scalda i guanti di Mandanda. E’ solo una questione di secondi. Al 40’, il giocatore del Newcastle riceve a sinistra da Aguero, semina Sagna e insacca.
MAGIA - Niente cambi nella ripresa. L’amichevole è solo sulla carta. E lo si vede anche in campo con entrate dure e nervi a fior di pelle. Scintille che Eriksson ignora. L’Argentina gestisce il vantaggio, e la Francia gira a vuoto. Di occasioni non se ne vedono più. Così Domenech manda dentro Benzema, al posto di Anelka. Entrambi fischiati dai tifosi marsigliesi. Ma non cambia nulla fino alla magia di Messi che al 38’, lanciato da Tevez, polverizza Gallas, entra in area e punisce Mandanda. Per Maradona, una firma d’autore per la seconda vittoria nei primi cento giorni alla guida dell’albiceleste.
Fonte: Gazzetta dello sport
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