vota su Diggita

0KAWGOCL--346x212

NAPOLI, 4 dicembre 2008 - Quello che si prospetta in casa Napoli non è un semplice tira e molla per l’adeguamento di un contratto, come capita in tutti i club. Piuttosto la ricerca di nuovi equilibri, economici e finanziari, per salire l’ultimo scalino di crescita che dovrebbe portare la società azzurra al tavolo delle grandi d’Europa. Aurelio De Laurentiis lo ha intuito e questa strada vuole percorrerla a suo modo, da imprenditore innovativo che non si lascia imbrigliare dalle usanze del calcio. Bisognerà vedere come finirà questa battaglia che da un lato vede il presidente col d.g. Marino e dall’altra gli agenti delle stelle emergenti: da Lavezzi ad Hamsik, da Gargano a Denis. I primi segnali fanno capire che non sarà semplice.

GLORIA E SOLDI - De Laurentiis tuonando "chi sta con me bene, se no vadano anche in Inghilterra. Ne trovo altri 10 di giocatori così", aveva fatto anche un paragone: "De Sica resta con me a vita, Lavezzi fino al 2013 poi si vedrà". Da Buenos Aires l’avvocato, Eduardo Rossetto, rappresentante del "Pocho", non fa attendere la risposta: "Giusto. Il calcio è un’altra cosa rispetto al cinema. Lavezzi non è un attore, ma come per gli altri calciatori c’è una quota di gloria e una quota economica. Quando è arrivato a Napoli era un’incognita. Poi ha reso più di quanto ci si attendesse. Ora chiede quello che vale. Né più, né meno. Con De Laurentiis e Marino c’è un rapporto di stima, fra persone intelligenti troveremo un accordo. Alla fine della prossima settimana sarò in Italia per parlarne". Ma le sirene inglesi e spagnole incalzano, anche se Lavezzi (che guadagna poco più di un milione netto) dice di voler rimanere a Napoli. "È vero. Il suo legame è forte, per questo siamo disposti a rinunciare a offerte di 5-6 milioni di euro. Se poi il Napoli decidesse diversamente, nessun problema: cambieremo strada", chiude secco Rossetto. E ci sarebbero sirene spagnole (il Real) anche per l’altro argentino Denis, come ha tenuto a sottolineare l’ agente Leo Rodriguez. Un modo per difendere ognuno i propri assistiti. Così come Venglos è attento alle proposte inglesi per Hamsik e la coppia Bentancour-D’Ippolito aspetta dal Napoli di ritoccare il contratto di Gargano, ritenuto basso (500 mila) anche se siglato a inizio d’anno.

PROBLEMI D'IMMAGINE - Gli agenti battono anche per la revisione della clausola che vincola i diritti d’immagine al club e dunque preclude altre strade di guadagno con sponsorizzazioni. Dal suo avvento nel 2004, tutti i tesserati di De Laurentiis hanno un vincolo d’esclusiva che riguarda esplicitamente: immagine, nome (anche pseudonimi e soprannomi), firma (depositata in originale al club), voce e volto.

PERICOLO RESCISSIONE - Attenzione però al rischio-Ledesma: l’argentino della Lazio ormai destinato a svincolarsi per una cifra intorno ai 3 milioni, sfruttando la norma Uefa che consente di rescindere alla fine del terzo anno di contratto. Per il Napoli il rischio non è imminente ma se si andrà al muro contro muro potrebbe diventarlo. E in questo caso gli ingaggi bassi, parametro per lo svincolo, diventerebbero un boomerang.

Fonte: Gazzetta dello Sport

0 commenti