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MILANO, 3 dicembre 2008 - Il Milan esce dalla coppa Italia, negli ottavi, battuto in casa dalla Lazio. 2-1. Gol di Shevchenko, Zarate su rigore, e Pandev. I biancocelesti affronteranno nei quarti la vincente della sfida Fiorentina-Torino. Quarti meritati con una prova autorevole, che prolunga così il momento difficile del Milan, che ha perso 4 punti nelle ultime due giornate nei confronti dell'Inter capoclassifica, e vede ora sfuggire il primo obiettivo stagionale, seppure quello meno prestigioso. Le tante assenze si sono fatte sentire, ma soprattutto il Milan si è fatto rimontare una volta di più, come già successo in tante, troppe occasioni, in questa stagione. E così l'acuto illusorio di Shevchenko, comunque non molto brillante, non è bastato. La Lazio è tornata ad esprimersi su buoni livelli, dopo la caduta di rendimento recente, che aveva ridimensionato lo splendido inizio di stagione. Dei biancocelesti impressiona il potenziale offensivo: Pandev, Zarate e Rocchi sono tre attaccanti di lusso, che Rossi può schierare insieme o permettersi di ruotare.

OCCASIONI GOL - Il primo tempo non è granchè. Fa freddo, c'è la nebbia, e invece manca il pubblico. Gli stimoli sono pochini, anche se gli allenatori mettono in campo formazioni più che competitive. La coppa Italia non ha grande appeal, ma è pur sempre un trofeo da inseguire. La Lazio è più manovriera e convincente, ma il ritmo è quello che è. Gara equilibrata. Due occasioni per parte. Quelle rossonere: Shevchenko se ne va, lanciato da Ronaldinho, ma solo davanti a Muslera si fa respingere il tiro. Sheva sprecherà poi in un altro paio di occasioni. Poi arriva un diagonale di Flamini fuori di poco. Per la Lazio sfiora il gol Lichtsteiner, che mette appena a lato il destro dal limite dell'area, prima di lasciare il posto, acciaccato, a Meghni. Poi nel recupero arriva un sinistro violento di Pandev, Dida alza sopra la traversa con un intervento provvidenziale. Niente da fare. All'intervallo è ancora 0-0.

NERVI TESI - Si riparte con la Lazio più pericolosa. Prende fiducia con il passare dei minuti. Dida, stasera convincente, para prima sul sinistro di Pandev, poi su punizione di Kolarov. Poi Emerson si fa cacciare ingenuamente dal campo. Il brasiliano viene ammonito per la seconda volta per un fallo su Ledesma a metà campo. Espulso al 21', sette minuti dopo aver subìto il primo giallo di Ayroldi. Il Milan accusa il colpo. E si fa prendere dal nervosismo. L'insospettabile Ronaldinho colpisce con una gomitata Rozenhal, l'arbitro non prende provvedimenti.

SHEVA GOL - Il Milan sembra in difficoltà. Rossi inserisce Zarate per Rocchi. Vuole di più, lo 0-0 non gli basta. Ma il gol lo trova il Milan. Quello del protagonista più atteso, Shevchenko. L'ucraino segna con un sinistro a girare dalla destra, sul palo lungo. Muslera non ci arriva. 1-0 Milan.

REPLICA ZARATE - La Lazio si riversa in avanti. Alla ricerca di un pari che merita. E che trova su rigore. Concesso da Ayroldi per un fallo di Favalli su Pandev. Dal dischetto Zarate trafigge Dida. 1-1.

SUPPLEMENTARI - La Lazio parte forte, galvanizzata dal pari raggiunto in extremis. Pandev segna sottomisura di sinistro dopo che Dida aveva respinto la sua prima conclusione. Gol che il macedone aveva inseguito caparbiamente per tutta la partita, cercando la porta in ogni occasione. Il Milan reagisce d'orgoglio. Concretizzando il suo forcing con un palo di Ronaldinho su punizione. Ma la stanchezza si fa sentire, l'uomo in meno anche, e allora è la Lazio nel secondo tempo supplementare a sfiorare il terzo gol. Ma le basta il 2-1. Lazio ai quarti, Milan fuori.

Fonte: Gazzetta dello Sport

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