GENOVA, 30 novembre 2008 - Giustificando il suo trasferimento dal Genoa al Bologna, Marco Di Vaio aveva detto: "Gasperini mi faceva giocare all'ala, qui tornerò a fare il centravanti". Sotto gli occhi del suo ex allenatore l'attaccante degli emiliani ha dimostrato il suo valore, trovando il gol dell'1-1 dopo il momentaneo vantaggio di Sculli. Una rete, quella di Di Vaio (l'ottava del suo campionato), maturata su assist di Adailton, altro ex genoano. Sfuma un record e, forse, ne matura un altro: niente settima vittoria interna consecutiva in campionato per il Grifone, mentre Mihajlovic coglie il suo quarto pari consecutivo (tutti 1-1, peraltro) da quando siede sulla panchina del Bologna. Che forse meritava di più.
EX E SAMPDORIANI - Criscito e Thiago Motta sono squalificati, e Gasperini li sostituisce con Bocchetti e il rientrante Milanetto. Davanti a sostenere Milito ci sono Sculli e Palladino. Il Bologna gioca la carta dell'ex multiplo: rispetto alle previsioni, accanto a Di Vaio, c'è Adailton. Mihajlovic, a sua volta ex, ma sampdoriano, spera di sgambettare il Grifone una settimana prima del derby.
TROPPO FIORETTO - Pioggia, pioggia, e ancora pioggia. Sul Ferraris diluvia e il gioco ne risente. Come qualità, sia chiaro; la quantità di occasioni resta alta. Palladino, per esempio, dopo tre minuti si invola verso Antonioli, ma manca il controllo decisivo al limite. E' un po' la pecca, se così si può chiamare, del Genoa del primo tempo: troppo fioretto e poca clava. Così le chances migliori se le procurano gli ospiti, che puntano, sì, al contropiede, ma con concretezza.
OCCASIONI OSPITI - Gol niente, ma i brividi li avverte Rubinho. Marchini lo impegna da fuori, poi il portiere brasiliano respinge con la faccia una sassata di Adailton resa viscida da un rimbalzo. Di Vaio, sempre su una ripartenza, grazia l'ex compagno calciando alto (al volo) da dentro l'area piccola un cross di Zenoni. Sempre dalla fascia destra l'ex sampdoriano (un altro) pesca, grazie a un rimpallo, Mingazzini; ma il colpo di testa non è il suo mestiere. Così, seppur da buona posizione, mette fuori di un soffio.
SVOLTA GASBA - Trenta secondi della ripresa e Moras deve arrangiarsi di spalla per abbattere Gasbarroni. Niente rigore, giustamente, ma con il "Gasba" al posto di Palladino è proprio un altro Genoa. Da sinistra cominciano a piovere cross (mentre nel frattempo finisce la pioggia vera), non sfruttati dagli attaccanti genoani fino a quando Sculli non si trova liberissimo in mezzo all'area. Per lui è una formalità battere Antonioli.
REAZIONE - Il Bologna, tuttavia, non si abbatte. Mihajlovic sa lavorare sulla testa dei suoi, che forse all'epoca di Arrigoni avrebbero mollato gli ormeggi. Il pareggio è un lampo: cross di Adailton dalla sinistra e impeccabile volo di Di Vaio sopra Bocchetti. E' 1-1, meritato. Ospiti che si chiudono a riccio, senza esagerare con le barricate. Anche perché il Genoa comincia a sbagliare troppo.
ULTIMI LAMPI - Il finale, pur nell'equilibrio, potrebbe premiare ulteriormente gli ospiti. Prima Coelho (appena entrato) impegna Rubinho, poi ancora Di Vaio timbra il palo con un destro terrificante. Milito a recupero esaurito avrebbe la grande occasione per far urlare i suoi, ma Antonioli si immola in uscita. Giusto così. Di tutti i quattro 1-1 di Mihajlovic, comunque, questo è il migliore. Con la rivincita di Di Vaio.
Fonte: Gazzetta dello Sport
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