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MILANO, 17 marzo 2010 - Tre fenomeni si aggirano per l'Europa, con score individuali da fare paura: Cristiano Ronaldo, Rooney e Messi. Il primo ha dovuto lasciare anzitempo la Champions, l'Inglese sta sopperendo alla grande alla partenza del portoghese da Manchester, l'argentino ci mette in più la capacità di vincere da solo le partite. Trentuno gol in stagione per Leo, 21° in carriera in Champions, e nel 4-0 sullo Stoccarda l'ennesima dimostrazione di essere inarrestabile anche con pochi metri a disposizione.

NEL NOME DI LEO - E' una sua accelerazione, partendo a destra e convergendo verso il centro, che apre la partita per il Barcellona. Azione personale chiusa al 14' da un sinistro potente sotto la traversa. E' un suo suggerimento per l'inserimento di Touré a chiudere di fatto il discorso qualificazione contro i tedeschi. Al 22' pesca Yaya in area, che serve al centro Pedro, per il secondo gol del Barça e il 17° della splendida stagione del gioiellino blaugrana. Ed è ancora Messi a chiudere sul 3-0, dopo un tacco di Alves: Messi si gira e colpisce col sinistro, Lehmann non è perfetto. Rispetto ad altre uscite, Messi agisce più al centro, e fa la differenza partendo da lì: un buon segnale anche per Maradona, che tende a schierarlo lì, come rifinitore puro.

Ibra, 65' in panchina - Guardiola sconfessa le politiche estive mandando in panchina Ibrahimovic: davanti piazza Henry centravanti, rigenerato nel ruolo in campionato in assenza di Zlatan, e Pedro a completare il tridente. Ibra, un giorno dopo il gol di Eto'o, resta seduto per 65', gli altri non fanno sentire la sua assenza. Poi entra per Busquets, riceve una buona accoglienza dal Camp Nou e nel finale manda in gol Bojan per il 4-0, con un bell'assist. La partita presto in discesa facilita il Barça, che può usare una delle sue armi migliori, il possesso palla, e corre davvero pochi pericoli. Gran gara di Yaya Touré, solito Dani Alves sulla destra, positivo anche Maxwell, che sta approfittando degli spazi aperti dall'infortunio di Abidal. Quando poi lo Stoccarda si sbilancia un po', ecco una lezione sull'arte della ripartenza e dell'uso delle fasce (specie con Pedro): i catalani escono sempre bene e arrivano ai cross pericolosi. In generale, una recita all'altezza della stagione perfetta, quella scorsa. Per l'Inter, come per tutte le altre, sarà meglio fare gli scongiuri e cercare di evitare i campioni nei quarti.

Stoccarda "asfaltato" - Lo Stoccarda esce dalla Champions e non può avere nemmeno troppi rimpianti: enorme la differenza tecnica fra le due formazioni. Per un po' la squadra di Gross prova a coprirsi e cercare un episodio, i due gol fanno saltare il piano, ma non arrivano comunque rifornimenti per Pogrebnyak e Cacau (meglio Marica nella ripresa). Manifesta inferiorità e poche sortite in attacco: Molinaro prova qualche volte a salire, con tanta corsa, ma rifinisce male e in fase difensiva tiene poco Pedro.

LE QUALIFICATE AI QUARTI - Queste le squadre qualificate ai quarti di finale (sorteggio venerdì 20 a Nyon):
Arsenal, Bayern Monaco, Barcellona, Bordeaux, CSKA Mosca, Inter, Lione, Manchester United

Fonte: gazzetta.it, tuttosport.com

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