MILANO, 16 novembre 2009 - Last call, ultima chiamata, per Pierluigi Casiraghi: in Lussemburgo non c'è alternativa. Bisogna vincere per continuare a inseguire una difficile rimonta nel girone, la qualificazione alla fase finale e con questa la speranza dell'Olimpiade 2012 a Londra. Anche vincendo, serviranno altre vittorie, sulla carta più difficili, e qualche frenata da parte delle due fuggitive, Galles e Ungheria. Ma un risultato diverso metterebbe praticamente la parola fine sulle speranze degli azzurrini e anche sull'esperienza sulla panchina dell'Under 21 dell'ex centravanti di Juve, Lazio e Chelsea.
LA SITUAZIONE — Dopo la sconfitta con l'Ungheria la situazione è quai disperata: nelle ultime quattro partite dovremmo recuperare cinque punti sugli ungheresi o nove sul Galles (che ha una gara in più). Il tutto per chiudere almeno secondi, e poi sperare in un ripescaggio: considerati dodici punti (da 4 vittorie) che si aggiungerebbero ai 4 attuali, si arriverebbe a quota 16. Il ripescaggio non sarebbe scontato, ma possibile. Dopo il Lussemburgo ci resta una sola trasferta, in Bosnia, e i due big-match in casa, con Ungheria e Galles. Molti conti da fare, ma tutti passano per la vittoria domani. Altrimenti, via alla corsa alla successione sulla panchina della Under. il presidente federale Giancarlo Abete oggi ha glissato: "C'è ancora la partita di domani, la qualificazione è difficile ma non impossibile". Il principale candidato alla successione è Francesco Rocca, c.t. dell'Under 20 che in Egitto peraltro ha giocato con l'Ungheria (otto undicesimi dell'Under 21 che ci ha battuti erano gli stessi della Under 20), portandola ai supplementari con giocatori di rango inferiore ai vari De Silvestri, Santon e Balotelli.
"a testa alta" — Casiraghi, comunque, non si arrende, nonostante la trasferta in Lussemburgo non sia una gara scontata (il Galles ha pareggiato e l'Ungheria ha vinto solo 1-0) e nonostante le molte defezioni: saranno sei gli assenti, con Balotelli squalificato, Ranocchia, Paloschi, Di Gennaro e Bellusci infortunati, e Poli influenzato. Il c.t. rilancia: "Lavoro con serenità e tranquillità, coerente con le mie idee e consapevole di poter guardare tutti negli occhi a testa alta. Contro l'Ungheria abbiamo fatto una partita buona sotto alcuni aspetti, ma anche brutta per altri versi. Inutile stare a recriminare, abbiamo analizzato gli errori, ma ora dobbiamo voltare pagina. Certo, mancano sei giocatori che sono fondamentali per questa squadra anche dal punto di vista dell'esperienza, in pratica il 60% della formazione base. Ma sono sicuro che i sostituti ce la metteranno tutta. Faremo la nostra partita e poi tireremo le somme".
Fonte: gazzetta.it
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