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BARI, 1 aprile 2009 - Per prenotare il viaggio per il Sud Africa, inteso come Mondiale, bisognerà aspettare ancora un po'. Al 43' della ripresa stasera sembrava vicino, a portata di mano e quasi a prova di harakiri nel prosieguo del raggruppamento. Nonostante un uomo in meno (espulso Pazzini) per 87'. L’Italia era avanti 1-0 sull’Irlanda. Gol di Iaquinta. E invece nel finale è arrivato il pari, inatteso, di Keane, e nel recupero gli azzurri hanno rischiato persino di combinare la frittata con una sconfitta. Trapattoni allunga la serie positiva di risultati con Lippi, e porta a casa il punticino che voleva. L’Italia resta con due punti di vantaggio sui verdi, ma si vede sfuggire in extremis l’occasione di chiudere i conti-qualificazione. In una Bari che stavolta, all’ottava uscita azzurra, non è stata sinonimo di vittoria, ma che ha sostenuto l’Italia e fischiato Lippi per la mancata convocazione di Cassano.

PAZZINI FUORI - Dopo 3' cambia già tutto. Pazzini colpisce O’Shea, difensore del Manchester United, con un gomito alto. Non c’è violenza, ma arriva il cartellino rosso troppo severo dell’arbitro Stark. Il debutto dal 1' dell’attaccante della Samp già finito, nel modo peggiore.

IAQUINTA GOL - L’Italia si riorganizza con un 4-4-1-1 d’emergenza, con Pirlo e De Rossi centrali bassi e Pepe e Brighi esterni alti di centrocampo a sostegno di Iaquinta, altrimenti isolato. E all'11' gli azzurri passano. Grosso se ne va sulla sinistra, il suo cross trova puntuale il sinistro di Iaquinta a centroarea. Gol. Italia avanti. Seconda rete di Iaquinta in Nazionale, dopo quella segnata al Ghana al Mondiale tedesco.

IRLANDA INCONCLUDENTE - Poi Grosso prova il bis: cross calibrato da sinistra, Given imperfetto nell’uscita, Pepe conclude appena a lato, la palla sfila vicina al secondo palo. Se Pirlo è la fonte del gioco azzurro, Grosso si dimostra una minaccia costante negli inserimenti sulla fascia mancina. Per il resto l’Italia tiene botta. L’Irlanda attacca in forze - Trap ha inserito un terzo attaccante per sfruttare la superiorità numerica - ma oltre a un gran movimento, e a una serie infinita di angoli non riesce ad andare, complice la puntualità di Chiellini e Cannavaro negli interventi difensivi. Il più pericoloso dei verdi è l’esterno mancino Hunt, che sul finire del primo tempo cerca un gol dalla distanza da raccontare ai nipotini, Buffon risponde da fenomeno. Incomincia a piovere forte. E scrosciano pure gli applausi del San Nicola all’intervallo. Italia con un uomo in meno e un gol in più.

LIPPI CAMBIA - Gli azzurri rientrano con Palombo al posto di Pirlo. E con Pepe e Brighi che si sono scambiati le fasce. Poi esce Pepe, dentro Dossena. Due cambi alla Trapattoni. Che sposta Stephen Hunt a destra, per tenere basso Grosso. Proprio Hunt chiede invano un rigore su un’uscita di Buffon. La partita si trascina su ritmi stanchi. L’Italia accusa un po' la fatica dell’inferiorità numerica e non può fare di più, l’Irlanda attacca a testa bassa, ma non riesce a collezionare che mischie rugbistiche. Nel finale, poi, quando Kilbane trova un bel sinistro incrociato, ci pensa il solito Buffon a salvare il risultato.

BEFFA KEANE - Sembra fatta. E invece al 43' Keane, l’ex Inter, fino a quel momento invisibile, approfitta di una sponda aerea e sottomisura trova il gol dell’1-1 che agli ospiti va benone. L’Irlanda nel recupero sfiora addirittura il 2-1. Sarebbe stato troppo. Tutto rinviato alle prossime 4 partite di qualificazione.

Fonte: gazzetta.it

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