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LA PAZ (Bolivia), 1 aprile 2009 - Un’ora e mezza prima dell’incontro, giocatori e allenatore in testa sono scesi dal pullman davanti allo stadio Hernando Siles di La Paz cantando, con Maradona pronto a esibire sulle pareti dello spogliatotio uno dei tanti slogan d’incoraggiamento che stanno diventando un marchio distintitivo della Seleccion del Diez. “L’altura bisogna affrontarla, dribblarla e farle gol”, diceva il cartello rivolto ai giocatori nei minuti precedenti una partita che l’Argentina si apprestava ad affrontare sulle ali dell’entusiasmo garantito dalle 3 vittorie in altrettanti incontri dell’era Maradona. Ma i 36 mila boliviani presenti allo stadio hanno festeggiato una vittoria sorprendente, tanto nel risultato quanto nel gioco espresso. Pessima partita e Argentina sconfitta per 6-1, il peggior risultato di sempre dell’albiceleste nei gironi eliminatori. Mentre la vittoria cambia poco nella classifica della Bolivia (penultima a 12 punti), costa cara all’Argentina, che ferma a 19 punti perde l’opportunità di avvicinare il Paraguay, in vetta a quota 23, e rischia di venire sorpassata da Cile e Brasile.

LA CRONACA – “Saremo offensivi e manterremo il controllo della palla come contro il Venezuela”, aveva detto Maradona nella breve conferenza stampa di ieri sera, ma la partita contro la Bolivia ha mostrato l’opposto. Nei primi 10 minuti, Carrizo salva la porta in almeno due occasioni, ritardando solamente il gol dei padroni di casa che arriva all’11' (il primo subito dalla squadra di Maradona da quando è seduto sulla panchina della seleccion), quando sulla palla a centro area servita da Botero, Martins segna con una zampata che lascia Carrizo immobile a osservare il pallone entrare lentamente nell’angolo basso alla sua destra. Con la palla tra i piedi, l’Argentina mostra sempre di essere d un livello superiore, il problema è che il possesso è costantemente in favore degli avversari, che corrono il doppio e sfruttano la maggior velocità che acquista la palla a quest’altura nei tiri da lontano, colpendo una traversa al quarto d’ora con un tiro da fuori area di Da Rosa.

REAZIONE - Al 20' la prima reazione albiceleste: sequenza di rapide triangolazioni tra Tevez e Messi, che si conlcudono con l’ingresso in area della Pulga e la splendida risposta di Erwin Arias in calcio d’angolo. L’effimero pareggio dell’Argentina arriva al 26' da un tiro da lontano di Lucho Gonzalez che, scagliato senza troppa potenza, entra in rete dopo essere rimbalzato poco prima della linea di porta, facendo fare una figuraccia al portiere di casa dopo il bel salvataggio di pochi minuti prima su Messi. La partita sembra più equilibrata: all’ennesimo tentativo da fuori area di Da Rosa al ’30 (ancora decisivo Carrizo), l’Argentina risponde con una gran occasione di Messi, che non riesce a ingannare il portiere una volta a tu per tu. Sul successivo ribaltamento di fronte, Bolivia di nuovo avanti.

MIRACOLO - Ennesimo affondo in velocità lungo la fascia sinistra e intervento impreciso di Zanetti, che in anticipo su Martins dentro l’area si allunga troppo la palla e finisce per commettere un fallo da rigore su Botero, che a sua volta realizza il gol del 2-1. Al 39' Argentina ancora salva per miracolo, grazie a Carrizo che si avventa in anticipo su Torrico. Preludio al terzo gol boliviano, firmato da Botero a pochi minuti dal riposo. Il secondo tempo, anziché dare il là alla riscossa argentina, segna la definitiva disfatta. In dieci per l’espulsione del nuovo entrato Di Maria, l’Argentina subisce ancora i gol di Botero (2 volte) e Torrico, che sanciscono il 6-1 finale.

Fonte: gazzetta.it

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