ROMA, 8 febbraio 2009 - La Roma d'un fiato vince (3-0), agguanta il Genoa in classifica a quota 40 e si porta a un solo punto dalla zona-Champions. Ma insieme alle buone notizie (fra cui il gol straordinario di Vucinic, l'ottavo per il montenegrino e il buon esordio di Marco Motta) arriva anche una tegola: dopo i k.o. di Cassetti e Riise, anche Cicinho si procura una distorsione (al ginocchio destro, quello che gli ha dato qualche noia in settimana, già operato ai tempi del Real Madrid) ed è facile prevedere che il suo stop non sarà breve. Anche Rubinho si procura una distorsione (al ginocchio sinistro), con le squadre che finiscono in dieci per le espulsioni di Taddei (9' st) e Sculli (24' st). Rosso anche a Gasperini, reo di aver troppo protestato allo scadere del primo tempo.
CICINHO-GOL - La Roma può finalmente riproporre la coppia d'attacco Vucinic-Totti, con Perotta preferito a Pizarro nel ruolo di suggeritore. Nel Genoa invece Rossi e Milanetto vengono lasciati in panchina, con Biava e Vanden Borre in campo. L'inizio è tutto genoano: il maggior pregio della squadra di Gasperini è la facilità di palleggio e di gioco, con la Roma in ruolo da spettatrice poco più che passiva, il peggior difetto genoano la scarsa incisività in attacco: nonostante il tridente, i rossoblu si fanno vivi dalle parti di Doni solo con un una conclusione (alta) di Thiago Motta, con un colpo di testa (fuori) di Biava su azione d'angolo e con un affondo di Jankovic, anticipato dal portiere brasiliano in uscita. Poi Totti accende la luce, divarica la difesa genoana con un passaggio illuminante per Perrotta, il cui tocco in mezzo è tradotto in gol dall'accorrente Cicinho. E' il 26', e per la Roma comincia una nuova partita. Il Genoa perde infatti brillantezza e automatismi, i padroni di casa perdono invece Cicinho, che cade da solo infortunandosi al ginocchio destro. Al suo posto entra un esordiente Marco Motta, neo acquisto del mercato invernale. Resta però la sostanza di una Roma che sale in cattedra e ritrova come d'incanto gioco fluente e pericolosità sotto rete. Rubinho è decisivo in tre occasioni ravvicinate: su una conclusione da posizione angolata di Vucinic e due volte su tiri insidiosi di Perrotta. Il primo tempo si chiude così con la Roma in vantaggio, e l'espulsione di Gasperini (per proteste dopo l'amonizione a Biava).
RADDOPPIO VUCINIC - La ripresa si apre con Milanetto al posto di Vanden Borre, ma soprattutto con il gol-capolavoro di Vucinic, a segno dopo 2'. De Rossi parte dalla sua trequarti, percorre tutto il campo e trova Vucinic in area con una pallone morbido: il sinistro al volo dell'attaccante si infila appena sotto la traversa. Per la Roma sembra fatta, ma la gara ha in serbo ancora parecchie novità. All'8' Doni stoppa un pallone fra i piedi di Milito, un minuto più tardi Taddei commette un'ingenuità: secondo giallo ed espulsione. Poi Juan salva a porta vuota sull'arrivo di Thiago Motta, l'altro Motta, quello giallorosso, strappa applausi all'Olimpico, quindi al 17' uno scontro Mexes-Rubinho finisce con una distorsione al ginocchio sinistro del portiere. Al suo posto entra Scarpi. Intanto il Genoa ci crede, ma la Roma tiene, con Baptista che prende il posto di Vucinic, mentre Aquilani surroga Totti. I rossoblu premono ma non concludono (solo al 40' e 44' i tentativi di Jankovic e Milito, respinti da Doni), la Roma fa invece il tris, con un destro dal limite di Baptista che si infila sotto la traversa. E' il 48', la Roma risponde così al gol di Gilardino contro la Lazio, che le nega il quarto posto. Ma la rimonta può dirsi missione compiuta.
Fonte: Gazzetta dello Sport
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