CASTELVOLTURNO (Caserta), 10 febbraio 2009 - Autocritica. Con relativo dietrofront. Sette sconfitte consecutive in trasferta, un punto nelle prime 4 partite del girone di ritorno e un cambio di modulo che non ha prodotto l'inversione di tendenza. Il Napoli perde e stenta, Edy Reja ci mette la faccia. Onore a lui: "In merito al discorso tecnico, sono io l'unico responsabile. Con il Bologna dovremo vincere".
LA QUAGLIA - Autoaccusa, più che autocritica. Ma costruttiva. Decisamente costruttiva. Un monologo di 40 minuti o giù di lì. Il tecnico di Gorizia spiega e analizza la crisi. E studia i rimedi: "A Palermo ho cambiato modulo perché ero convinto che potesse dare dei frutti, considerando il loro sistema di gioco. E invece, dopo 14 minuti abbiamo preso 2 gol". E allora? "La squadra non sta attraversando un buon momento, ma con il Bologna dovremo vincere. Non so se giocheremo bene, ma dobbiamo vincere. Punto e basta. Vorrei capire come mai siamo finiti in questo tunnel. E pensare che giocavamo un calcio bellissimo e in città si parlava di Champions. Ci sono caduto anche io come una quaglia: un errore strategico, dobbiamo restare con i piedi per terra".
ERRORI - Lucido e onesto. Fino al midollo. Il tecnico di Gorizia prosegue imperterrito: "La società non c'entra nulla, ho sbagliato io sotto questo punto di vista. Dovevo rendermi conto che non potevamo andare a imporre il nostro gioco ovunque. Si vede che da 5 anni a oggi non ho capito nulla". Duro, eccessivamente duro con se stesso. "Io non posso sbagliare". Capita, è umano. Come dimenticare i risultati di questi campionati? "Siamo ottavi, ma potremmo occupare una posizione di classifica migliore. È cambiata la mentalità, pecchiamo un po' di presunzione, ma nulla è perduto: se batteremo Bologna e Genoa, anche per 1-0, potremo ritrovarci a ridosso dei liguri. Chiedo ai tifosi di starci vicino".
IL MODULO - Dopo l'esperimento tattico del 4-3-1-2, Reja lascia poi intendere che sabato tornerà all'antico: "Giochiamo con il 3-5-2 da tempo, ma ciò non significa che in futuro non punteremo di nuovo sull'altro modulo. Datolo? Lo inserirò al posto di Mannini sulla sinistra, ha le caratteristiche per farlo, e se non riuscirà metterò Vitale". Infine, il futuro. Mediamente, in questo periodo, cominciano circolari i nomi dei possibili sostituti. Reja è abituato: "Vorrei restare a Napoli più a lungo possibile e accontentare la società e i tifosi con i risultati". J'accuse. Edy contro Edy. Un uomo che parla di un allenatore.
Fonte: Gazzetta dello sport
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