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MILANO, 15 dicembre 2008 - Adriano ieri sera non è partito per il Brasile: lo farà probabilmente fra oggi e domani, e comunque prima dello "sciogliete le righe" di sabato. A questo punto, però, non è affatto escluso che parta: dall’Inter per altra destinazione.

DIETROFRONT - Ieri, più o meno contemporaneamente, sono successe due cose importanti. La prima: modificando in extremis il suo programma (doveva decollare alle 20: anche Moratti, nel primo pomeriggio, aveva dato per scontata la sua partenza), Adriano non si è imbarcato sul Milano-San Paolo. Stava raggiungendo Malpensa in auto quando è stato raggiunto da una telefonata che lo ha avvisato della presenza di molti giornalisti in aeroporto. Dietrofront e rientro in Brasile rinviato: meglio una partenza più "in incognita" e così, nelle prossime ore, il giocatore magari avrà modo di parlare anche di persona della sua situazione.

ADRIANO, PENSACI - Già, perché qualcosa si sta muovendo e la seconda cosa successa ieri, una chiarissima uscita allo scoperto di Mourinho, è un segnale importante in questa direzione: "Come allenatore spero che Adriano resti all’Inter e lo aspetto il 2 gennaio, perché c’è anche del suo nei 39 punti conquistati finora. Però è vero che oggi, qui, lui ha un’immagine difficile da ripulire: fossi in lui, valuterei se è il caso di rimanere o cambiare aria. Umanamente, non mi opporrei se mi chiedesse di andare via e se a gennaio si prospetterà una soluzione buona per lui e anche per noi, la valuteremo. Ma se dovesse andarsene, mi aspetterei qualcuno al suo posto".

L'INTER ORMAI HA DECISO - Parola più parola meno, lo stesso discorso che Mourinho ha fatto di recente allo stesso Adriano: perché l’allenatore finora non ha investito parole ed energie sul brasiliano a casaccio, ma allo stesso tempo non si nasconde la realtà. E la realtà dice che la società Inter (con Moratti rassegnato più che determinato all’ipotesi: "Adriano ritornerà: si cerca sempre di farlo tornare quello che era", ha detto ancora ieri) a questo punto considera più funzionale la cessione del brasiliano. L’attaccante non la ostacolerà, se gli sarà ancora fatto capire che ormai è davvero di troppo, ma a quel punto farà di tutto per scegliere la soluzione a lui più gradita.

CONTATTO SCOLARI, OCCHIO AL PSG - Potrebbe essere il Chelsea di Scolari (un tecnico che ha sempre stimato Adriano), se è vero che il club inglese negli ultimi tempi ha fatto arrivare segnali precisi e decisi all’entourage del giocatore. Ieri Mourinho ha bluffato sull’argomento ("se fossi l’allenatore del Chelsea non cercherei Adriano, perché con Drogba, Kalou, Anelka non ne avrei bisogno"), ma in quel caso, la "soluzione buona per lui e per noi" di cui ha parlato il tecnico potrebbe essere Drogba, attaccante non utilizzabile in Champions ma molto caro e gradito al portoghese (ipotesi ripresa anche dai tabloid inglesi). Ma non va trascurata l’ipotesi prestito in Brasile (al Flamengo) e pure una pista francese: Cavenaghi è in rotta con il Bordeaux, ma occhio anche a Guillaume Hoarau (già 10 gol) del Psg: club che aveva già inseguito Ronaldo, ha soldi da spendere e dopo anni sente profumo di scudetto.

Fonte: Gazzetta dello Sport

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