LECCE, 7 dicembre 2008 - Giovinco e Amauri segnano, e la Juventus vince ancora. I bianconeri passano 2-1 a Lecce grazie al loro inedito tandem d'attacco, in una partita sofferta, vinta con un pizzico di cinismo, spesso caratteristico delle grandi squadre. La Formica Atomica ha colto l'attimo. Dopo tanta anticamera, ha sfruttato l'occasione che gli ha concesso Ranieri e si è preso tutto il palcoscenico. Un suo meraviglioso gol su punizione apre le marcature. Alla Del Piero. Di cui si propone come ambizioso erede. Prima o poi. Intanto sgomita per guadagnare minuti: da esterno sinistro, fantasista, o seconda punta. Stasera la sua perla è stata fondamentale per una Juve poco brillante, penalizzata dalle tante assenze - manca in pratica una squadra alternativa - e impegnata fino al 90' da un Lecce tosto, e per nulla remissivo, che forse avrebbe meritato qualcosa di più. Aveva rimesso le cose a posto con un bel gol di Cacia, entrato nel finale, ma al 90' Amauri, nell'unico guizzo della sua partita, ha regalato tre punti alla squadra di Ranieri. Ottavo centro in campionato. Pesante come un macigno.
PARTENZA FALSA - Nel primo tempo non si vede un tiro in porta. Benussi e Manninger si limitano a qualche presa alta. Il portiere del Lecce ne sbaglia una, ma non ne approfittano prima Nedved, poi Sissoko. La Juve fa possesso palla, ma sterile. Paga le tante assenze: davanti oltre al lungodegente Trezeguet, mancano Del Piero e Iaquinta, forfeit dell'ultimora per torcicollo. Giovinco da seconda punta fatica un po', limitato da marcature fisiche, riesce a brillare solo quando svaria per il campo, mettendo in mostra la propria rapidità ed il suo dribbling secco. Ma Nedved e Marchionni non sono in giornata, e Sissoko e Marchisio assicurano più copertura che idee. E così la Juve sottoporta fa scena muta. Il Lecce gioca, specie a inizio gara, piuttosto "alto", per nulla intimorito. Beretta non si copre: gioca con due attaccanti, Castillo e Tiribocchi. Con il Tir di Fiumicino terminale centrale che diventa ciambella di salvataggio a cui aggrapparsi con lanci lunghi quando la situazione si fa complicata. All'intervallo è 0-0.
PERLA GIOVINCO - L'empasse è sbloccato da un gol di Giovinco su punizione dal limite da lui stesso conquistata. Primo gol stagionale in campionato per la Formica Atomica. D'autore.
FORCING LECCE - Il ritmo di gara si alza improvviso dopo il vantaggio bianconero. Prima occasione per il Lecce al 22': colpo di testa a centroarea di Tiribocchi, palla di poco a lato. Beretta inserisce un trequartista, Caserta, per Ariatti, esterno compassato. Castillo di testa si divora un gol sottomisura sul cross da sinistra di Giuliatto. Azione comunque vanificata da un fuorigioco che non c'era. Il Lecce intensifica il pressing, la Juve soffre, e Manninger protegge il suo palo su una conclusione velenosa.
CACIA - Al 35' Beretta indovina il cambio che sembra potergli salvare la partita. Dentro Cacia. Che tre minuti dopo trova il meritato pareggio dei salentini con uno splendido sinistro al volo incrociato che si insacca sul palo lungo. 1-1.
AMAURI - Ma proprio allo scadere, il subentrato De Ceglie dalla destra, con il suo sinistro, trova l'assist per Amauri, che di testa trova il 2-1. Vince la Juve.
Fonte: Gazzetta dello Sport
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