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MILANO, 26 novembre 2008 - Il Panathinaikos, prima squadra greca a vincere a San Siro contro l’Inter, piega la squadra di Mourinho e torna in corsa per la qualificazione agli ottavi. Di Sarriegi al 24’ s.t. la rete decisiva. Il pareggio tra Anorthosis e Werder consente comunque ai nerazzurri di accedere alla seconda fase della competizione, ma il primo posto torna in discussione: sarà l’ultimo turno, con l’Inter in Germania, a decidere tutto.

CON LUIS - Figo ritrova un posto in prima classe due mesi dopo l’ultima volta (Inter-Catania). Balotelli e Mancini siedono in seconda, cioè in panchina. E almeno per tutto il primo tempo si avverte la mancanza di un esterno in grado di saltare l’uomo. Il Panathinaikos si chiude a testuggine e controlla il centrocampo: Simao davanti alla difesa, Gabriel, Gilberto Silva e Karagounis dietro l’unica punta, un "cuneo" che tra le altre cose costringe più volte Muntari all’errore. Segnare a Julio Cesar resta un’altra faccenda: Mantzios è davvero troppo solo in avanti, e tre angoli nella prima mezz’ora servono solo a scaldare i cinquemila fan greci arrivati a Milano.

BLOCCATI - Gli attaccanti di Mourinho sono in serata no. Adriano, alla seconda da titolare in quattro giorni, è aggressivo. Forse troppo visto che la foga lo tradisce due volte al momento della conclusione (palo all’11’ in posizione irregolare e tiro fuori al 44’). Ibrahimovic, sempre presente in campionato e Champions, ha l’occasione di sbloccarsi a un anno dall’ultimo eurogol quando Cambiasso (minuto 33) gli apre il corridoio buono verso Galinovic. Niente da fare. Nel complesso però, la squadra di Mourinho fa davvero troppo poco per ribaltare il blocco di cemento poggiato da Ten Cate a protezione della sua difesa.

DOCCIA FREDDA - Dopo l’intervallo l’Inter cambia modulo, passando al 4-4-2 con Quaresma a sinistra (fuori Muntari) e Figo dalla parte opposta. Le cose migliorano un po’ ma il gol non arriva. Adriano gira di testa oltre la traversa due buone traiettorie disegnate dai nuovi esterni; Maicon impegna Galinovic per la prima volta dopo 52 minuti; Ibra si gira su Sarriegi come Shaquille O’Neal sui suoi difensori. Sembrano prove generali per il gol ma succede il contrario. E’ il Panathinaikos a metterla dentro con Sarriegi (69’), il più veloce a piombare sul pallone dopo un mezzo prodigio di Julio Cesar in seguito alla zuccata di Goumas.

ASSEDIO INUTILE - Balotelli e Cruz le contromosse di Mourinho, mentre da Cipro piovono gol e scosse sulla classifica del gruppo B. Una "trivela" di Quaresma mette i brividi alla curva verde (Adriano non ci arriva, ostacolato al limite del rigore da Spiropoulos). E’ l’inizio di un assedio che si protrae fino al fischio finale di Övrebo, quello di Inter-Liverpool, la partita che avviò il divorzio Moratti-Mancini e che finì 1-0 per gli ospiti, come stasera. Gli ultimi dieci minuti sono da codice rosso: Cruz ci prova al volo dopo una sponda di Adriano; l’Imperatore viene anticipato da Galinovic con un’uscita spericolata; Cambiasso manca l’appuntamento con il pareggio nel cuore dell’area, poi ancora Cruz di testa chiama il portiere ellenico alla deviazione da highlights. Tutto inutile. E soprattutto troppo tardi per una squadra che, come temeva Mourinho, si è presentata scarica all’appuntamento.

Fonte: Gazzetta dello Sport

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