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UDINE, 12 marzo 2009 - L'Udinese rialza l'Italia. La coppa Uefa non sarà la Champions, ma l'Udinese fa comunque un'impresa, battendo 2-0 lo Zenit San Pietroburgo campione in carica nell'andata degli ottavi di finale. Gol di Quagliarella a 5' dalla fine, e di Di Natale su rigore nel recupero. L'Udinese ha capitalizzato in extremis l'importante mole di gioco distribuita nei due tempi, mentre i russi ci hanno provato solo nella ripresa, dopo i primi 45' di contenimento. La differenza l'hanno fatta gli attaccanti di Marino, espulso per proteste. Ritorno tra una settimana in Russia, ma il doppio vantaggio avvicina i friulani ai quarti di finale, che sarebbero una gradita prima volta nella storia del club.

OCCASIONI QUAGLIARELLA - Nel primo tempo comanda l'Udinese. Che fa la partita cercando di sfruttare l'estro del tridente azzurro Pepe-Quagliarella-Di Natale. L'attaccante ex Samp è particolarmente ispirato, e sfiora il gol in due occasioni, di testa, e con un interno destro improvviso da sinistra appena a lato. I russi sono compatti e sornioni. Cercano il possesso palla, su ritmi bassi, la loro condizione non è certo ottimale. Ma riducono al minimo gli spazi ad un'Udinese che non se la sente di sbilanciarsi portando in avanti anche i centrocampisti. All'intervallo è 0-0.

RIPRESA APERTA - Il secondo tempo è più equilibrato e spettacolare. I russi ora provano a giocarsela, e gli spazi si aprono. Le occasioni così fioccano da entrambe le parti, grazie a continui rovesciamenti di fronte. Malafeev, che non era sembrato un fenomeno contro la Juventus in occasione della punizione gol di Del Piero, si esalta sulle conclusioni di Di Natale, Inler e Pepe. Ma anche Handanovic ha ora il suo daffare. Il portiere dei friulani ferma Zyryanov, e ringrazia la fortuna quando Tymoschuk colpisce una traversa.

GRAN FINALE - Ma il finale è tutto dell'Udinese. Che si porta in vantaggio al 40', con il tap-in di Quagliarella sull'assist della destra di Pepe. E poi raddoppia nel recupero con Di Natale, che trasforma un rigore concesso per una trattenuta in area sul nuovo entrato Obodo. Ritorno il 19 marzo, quarti più vicini.

Fonte: gazzetta.it

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