PALERMO, 15 marzo 2009 - Il sogno Uefa del Palermo porta la firma del suo trio d'attacco pesi leggeri: Cavani, Miccoli e Simplicio, 28 centri e appena 204 chili in tre. Evidentemente tutta sostanza se i rosanero affondano 5-2 il Lecce e mettono la freccia per sorpassare la Lazio. Ora la scia per l'Europa è quella di Roma e Fiorentina. Non poteva essere peggiore, invece, l'esordio di De Canio sulla panchina dei pugliesi: oltre al k.o., arrivano il successo del Chievo e il pari della Reggina che complicano ulteriormente il cammino salvezza.
GOLEADA - Difese allegre e attaccanti in grande spolvero, cinque delle sette reti arrivano nel primo tempo. Apre Cavani dopo appena 11', abile a conquistare e realizzare il rigore del vantaggio. La curva Nord dei tifosi siciliani non esulta e sciopera dopo la pesante sconfitta interna nel derby col Catania. Dormita di Kjaer, Tiribocchi non perdona. Al 17' è 1-1. Passa un minuto e Rosati s'addormenta sul cross di Balzaretti: per Simplicio mettere dentro è un gioco da ragazzi. De Canio alza Edinho su Liverani ma è Tiribocchi a tenerlo in partita: al 34' il controllo e tiro vale il nuovo pareggio. Non dura, perché 7' più tardi Miccoli se ne va da solo e batte Rosati. Lacrime dell'ex a parte, il vantaggio è meritato.
MEA CULPA - De Canio cambia, nella ripresa in campo Angelo e Konan per un 4-3-3 più equilibrato del 3-5-2 provato in partenza. L'illusione dura poco e Rosati ci mette del suo quando all'11' serve a Kjaer il pallone del 4-2. Tre minuti più tardi, sul filo del fuorigioco, Simplicio e Cavani confezionano il definitivo 5-2 che riappacifica i tifosi col Palermo. Il Lecce mette la testa fuori solo nel finale con due grandi conclusioni di Edinho e Caserta che esaltano Amelia. Troppo poco. Tre anni fa, a Siena De Canio lasciò per Beretta che salvò i bianconeri. Ora la storia si ripete a parti invertite, ma il finale, per ora, è tutto da riscrivere.
Fonte: gazzetta.it
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