FIRENZE, 24 novembre 2008 – Una partita che vale tre punti e un bel carico di speranza. Solo se batte il Lione (domani sera), la Fiorentina può continuare a puntare gli ottavi di finale della Champions League. In caso contrario sarà addio alla grande Europa. E' la partita decisiva, l'ultimo appello, la gara da dentro o fuori. Prandelli (teso) annuisce: "Ora dobbiamo scrivere la storia. La determinazione c'è. E' la partita che ci potrà dare ancora delle speranze. Vogliamo fare una grande gara in Champions. Per questo siamo tutti concentrati". Ancora: "L'esperienza che abbiamo accumulato non ci deve far ripetere certi errori. Il nostro intento è quello di fare la partita, senza concedere ripartenze agli avversari". Anche perché trovarsi sotto sarebbe un problema: "Quest'anno ci è mancata la reazione dopo uno svantaggio. E' il nostro limite, dopo un gol incassato abbiamo dieci minuti di sbandamento. Da questo punti di vista i giocatori di personalità ci devono dare una mano". Per domani è difficilissimo il recupero di Donadel, in forse c'è Jovetic.
RIVINCITA - In Europa la Fiorentina è stata anche sfortunata: si è fatta riprendere dal Bayern Monaco e non ha concretizzato le occasioni capitate contro la Steaua. Ma è il 2-2 rimediato nella gara d'andata in Francia con il Lione che grida ancora vendetta. Avanti di due reti, i viola si fanno agganciare nel finale. Il gol di Piquionne (quello del pareggio) è segnato con Zauri a terra, infortunato. Spiega Prandelli: "Ci ricordiamo di quella prestazione, ma non di quelle polemiche. Resto convinto che è l'arbitro che deve decidere in quelle situazioni".
DAINELLI - Lo dice anche Dainelli, capitano viola: "Vogliamo la prima vittoria in Europa, sappiamo quali sono le difficoltà. Nel secondo tempo contro l'Udinese abbiamo tirato fuori la cattiveria e la voglia di mostrare che gli attributi ce li abbiamo, come ci chiedeva il pubblico. Certi valori domani sera non possono mancare. Tra noi c'è rabbia e delusione per non aver ottenuto i risultati che meritavamo. Benzema? Ha qualità tecniche e fisiche, ma il problema è il gioco di squadra".
AIUTO – Alla fine torna l'appello di Cesare Prandelli ai tifosi. Anche prima dell'ultima gara di campionato (contro l'Udinese) l'allenatore della Fiorentina si era rivolto ai sostenitori viola. Aveva detto: "Abbiamo bisogno della nostra gente, del loro entusiasmo". A poche ore dalla sfida con il Lione la richiesta d'aiuto è rinnovata: "Chiedo partecipazione, voglia di stare con la squadra, se necessario chiedo ai tifosi di stimolarci, perchè no". Prandelli sa che la prevendita procede a rilento: lo stadio al momento presenta ami spazi vuoti. Toccare quota trentamila (compresi i mille tifosi in arrivo dalla Francia) sarebbe un su successo. O una speranza.
Fonte: Gazzetta dello Sport
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