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HIGHLIGHTS

Metalist Kharkiv [2 - 0] Sampdoria

30' [1 - 0] S. Valyaev

41' [2 - 0] Jaja

 

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KHARKIV (Ucraina), 26 febbraio 2009 - Non ci credeva neanche la Sampdoria. Già dalle convocazioni di Mazzarri si era capito che per i blucerchiati questa trasferta in terra ucraina per il ritorno dei sedicesimi di Uefa, dopo la sconfitta di misura subita a Marassi nel match d'andata, era attraente come un viaggio in purgatorio. Domenica c'è il Milan in campionato, mercoledì prossimo l'Inter nella semifinale di Coppa Italia. L'organico non è sufficiente per far fronte a tutti gli impegni. Quindi contro il Metalist meglio risparmiare i migliori: a casa Cassano, Palombo e il convalescente Delvecchio. Dentro fin dal primo minuto Marilungo, direttamente dal Viareggio, dove è stato eletto miglior giocatore del torneo.

AL GELO - Nel freddo di Kharkiv (-2 gradi) la Samp parte bene: buon ritmo, discreta aggressività, continui cambi di gioco per mettere in difficoltà la difesa ucraina. Davanti i piccoletti Bellucci e Marilungo con la loro velocità cercano di mettere nei guai i giganti Obradovic e Gueye, pilastri della difesa del Metalist: al 9' il baby talento entra in area da sinistra e con un tiro-cross impegna il portiere Goryainov. I pericoli arrivano soprattutto dagli inserimenti di centrocampisti e difensori: al 13' Bellucci smarca in area Dessena, che si allunga troppo il pallone e facilita l'intervento del portiere avversario. Due minuti dopo Ziegler, su punizione, pesca bene in area Da Costa, che di testa manda alto.

SAMP SOTTO - Dall'altra parte del campo Jaja, unica punta del Metalist, si muove tantissimo per disorientare la difesa blucerchiata e aprire spazi per gli inserimenti degli esterni. Proprio da Jaja parte l'azione che porta in vantaggio gli ucraini: al 30', decentrato sulla sinistra, tocca per Valyayev, che triangola con Sliusar e, complice la difesa blucerchiata un po' ferma, si ritrova solo davanti a Mirante, battendolo di piatto destro. Passano 11' e il Metalist raddoppia: grande calcio di punizione di Jaja da oltre 20 metri; Mirante, coperto, vede la sfera solo all'ultimo momento e non ci arriva.

ELIMINATA - La ripresa è un'inutile appendice: la Samp non fa nulla per tentare una rimonta sempre più improbabile con il passare dei minuti; il Metalist rallenta il ritmo, ma negli ultimi 25 metri continua a far paura con le sue improvvise accelerazioni. Finisce così, con la prevedibile eliminazione e l'unico rammarico, per la Samp, di aver sprecato molte energie nel lungo girone eliminatorio.

Fonte: gazzetta.it

 

 

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