APPIANO GENTILE (COMO), 21 novembre - Il castigo è finito. Dopo cinque partite Adriano tornerà ad essere convocato da José Mourinho. Ad assicurarlo è stato lo stesso tecnico portoghese, alla vigilia del big match con la Juventus: «Tutti i giocatori disponibili saranno convocati». Lo Special One, poi, si è soffermato sulle parole rilasciate dall'attaccante («Se non gioco cosa resto a fare all'Inter...») sia in Brasile che in Italia: «Sono assolutamente d'accordo con lui. Un calciatore è fatto per giocare e se non gioca deve pensare di cambiare. Se si trova in una squadra e non ha possibilità di giocare, che ci fa lì? Altra storia, invece, è se gioca o ha la possibilità di farlo. Ciò che ha detto è assolutamente normale».
TUTTI SULLO STESSO PIANO - Per Mourinho «lui si deve mettere a
l livello degli altri, per me tutti sono sullo stesso livello. Se lui farà tutto quello che fanno gli altri sarà un giocatore come gli altri, perché ha molta qualità e una grande possibilità di giocare con noi».
RISPOSTA A COBOLLI GIGLI - Giovanni Cobolli Gigli ha sognato una Juve vittoriosa a San Siro, 2-1 con il gol decisivo realizzato da chissà chi perché il sogno, a suo dire, quel punto si era fatto poco chiaro. José Mourinho di notte, forse, sogna poco, la mente la fa riposare per bene e poi la usa per pungere gli avversari che pensano di batterlo. Come il presidente della Juve, al quale il tecnico dell'Inter risponde così: «L'ultima volta che un presidente ha detto che avrebbe vinto contro di me è stato prima di un Porto-Benfica e ha perso... Io non conosco il presidente della Juve e la sua personalità, nè sono interessato a conoscerla».
STRETTA DI MANO - Stretta di mano ideale, in attesa di quella reale, tra José Mourinho e
Claudio Ranieri. A tendere la mano, alla vigilia di Inter-Juve, il padrone di casa a San Siro, il tecnico portoghese: «Giocherò in casa, quindi devo essere educato con i miei colleghi. Come ho sempre fatto aspetterò nel tunnel l'allenatore avversario e gli stringerò la mano come ho fatto con tutti». «E io la stringerò ben volentieri», ha fatto sapere subito Ranieri. Un Mourinho che ha voluto anche gettare acqua sul fuoco delle polemiche che hanno caratterizzato il suo recente rapporto con il tecnico della Juve. «Tra me e Ranieri è un problema nostro, non vostro e non mi piace questa pubblicità - ha detto l'allenatore dell'Inter - Ci sono cose personali, abbiamo parlato a Coverciano senza che la stampa fosse presente, come due colleghi che fanno il loro lavoro e per me e sufficiente. Ranieri a San Siro per me sarà come tutti gli altri colleghi».
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