MILANO, 22 novembre 2008 - Mourinho ringrazia i suoi giocatori e si gode la vittoria dell'Inter, Ranieri riconosce i meriti agli avversari senza cercare attenuanti. Questi i commenti dei due tecnici dopo il successo dell'Inter sulla Juve nell'anticipo della 13ª giornata.
MOURINHO - "Abbiamo giocato meglio dell'avversario, secondo me abbiamo fatto una gara impressionante, con un atteggiamento fantastico e intelligenza tattica. Se hai poca o troppa tensione in genere non si vincono partite così, serve la tensione esatta e la squadra è stata fantastica. Come allenatore - prosegue il tecnico portoghese ai microfoni di Sky Sport - devo dire che la mia squadra è stata fantastica. Tutti i giocatori, dal primo all'ultimo, in panchina, in tribuna. Ho capito durante la settimana il significato che ha per l'Inter battere la Juve. E sono felice di aver contribuito a questa gioia".
INTER CONVINCENTE - Probabilmente si è vista la migliore Inter fin qui: "Non lo so - continua Mourinho - però per battere una grandissima squadra come la Juve si deve giocare per 90'. E se non sbaglio Del Piero ha impegnato Julio Cesar dopo l'80': noi non abbiamo visto le qualità più importanti della Juventus perchè abbiamo fatto una grandissima gara. E una dedica speciale va al presidente".
SU ADRIANO - A sorpresa lo Special One ha lanciato Adriano dal 1' al fianco di Ibrahimovic: "Adriano ha fatto quello di cui la squadra aveva bisogno - afferma -. Penso che con Legrottaglie-Chiellini era importante avere un "animale" come Adriano lì in mezzo. Ha fatto lavoro difensivo, profondità, ed è anche veloce. Non tutti gli attaccanti fanno un lavoro così".
SU IBRA - Promosso Adriano, promosso anche Ibrahimovic, nonostante due errori nei pressi di Manninger. Lo svedese non sfata il tabù Juve ma il portoghese lo difende a spada tratta, e lo avrebbe fatto "anche se fosse finita 0-0". "Io - assicura - sarei venuto qua per proteggerlo, perchè ha fatto un lavoro incredibile per la squadra. Molti centravanti sono lì per concludere l'azione, lui invece costruisce, e non importa che abbia sbagliato. È importante che abbiamo segnato, anche se il gol non è stato bellissimo. È comunque importante, la famiglia interista può essere felice dopo 9-10 gare senza battere la Juve".
IL MIO CALCIO - Mourinho ha poi voluto precisare, in merito alle polemiche sorte in settimana, che "il vostro calcio è il mio calcio. È qua che lavoro ed è qua che voglio contribuire a far tornare questo calcio come negli anni '90. I miei principi di gioco sono questi, mi piace la zona, la profondità, ma se posso scegliere un modulo preferisco giocare con le ali, allargare il campo. Mi devo però adattare alla situazione, a quelli che sono in migliore forma. E le mie ali non sono al massimo".
RANIERI - "Non siamo stati la vera Juve". Bastano poche parole a Claudio Ranieri per analizzare la sconfitta della sua Juventus. "Non è stata la nostra miglior partita, ma grande merito va all'Inter che ha vinto meritatamente - spiega il tecnico bianconero -. Ha creato 3-4 palle-gol che non è riuscita a sfruttare, poi ha trovato la rete nell'occasione più sciocca. Noi non siamo stati bravi a fare la nostra partita, forse qualche giocatore ha sentito un pò troppo la gara, non eravamo abbastanza corti e non abbiamo trovato il nostro gioco sulle fasce. La squadra si è mossa bene, ma dovevamo cercare di creare qualcosa in più, siamo stati poco reattivi, loro più determinati e questo non doveva succedere, pazienza". Non cerca alibi Ranieri, e non ha neanche voglia di commentare le decisioni arbitrali, anche quel dubbio contrasto dentro l'area di rigore tra Muntari e Marchionni. "Se l'arbitro ha giudicato così mi va bene, adesso dopo averlo visto da tutte le angolazioni vediamo il ginocchio di Muntari su Marchionni, ma non mi piace analizzare queste situazioni, l'arbitro non l'ha visto e non l'ha dato".
Fonte: La Gazzetta dello Sport
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