TORINO, 20 novembre - L'Inter, Mourinho e la linguaccia di Del Piero. Nelle parole di Ranieri. L'allenatore della Juventus ha parlato a "Permette Signora", la rubrica dedicata alla squadra bianconera in onda ogni giovedì su Sky Sport 1.
Il tecnico bianconero non è preoccupato in vista del big match di sabato, perché sa che tutti i suoi giocatori saranno motivatissimi. «Queste sono partite che si preparano da sole, perché tutti vorrebbero giocare partite come questa. L'aspetto dell'allenatore va in secondo piano, deve portare soltanto la giusta tensione fino a poco prima della partita, poi sta ai ragazzi fare il resto». L’anno scorso a San Siro la Juve vinse. «L'immagine è stata di una squadra che è andata lì con la voglia e la determinazione di dire noi ci siamo e giochiamo alla pari, questo è stato forse il messaggio che più è piaciuto ai nostri tifosi».
Una vittoria con l’Inter vale doppio, perché la rivalità con i nerazzurri è fortissima. «L'Inter è diventata ancora più rivale, per cui ci teniamo ad accontentare i nostri tifosi. L'anno scorso ci siamo riusciti, era una Juventus in fase di costruzione, abbiamo fatto bene l'andata, abbiamo fatto benissimo il ritorno, adesso ci si appresta a una nuova sfida. L'anno scorso eravamo curiosi di misurarci con tutti in Italia per capire a che punto stavamo della nostra ricostruzione e della nostra crescita. Quest'anno vogliamo migliorare il terzo posto dell'anno scorso e c'è la grossa curiosità nel confrontarsi con le squadre straniere. Andare al Bernabeu e giocare quel tipo di partita è stato proprio bello. Noi siamo qua e cerchiamo di fare del nostro meglio, con la consapevolezza che scendiamo in campo sempre per vincere».
Del Piero ha mostrato per la prima volta la linguaccia proprio in una partita contro l'Inter. Ranieri spera di vedergliela rifare. «Spero di vederlo gioire come sta facendo ultimamente, questo sì, poi se dovrà fare la linguaccia o dovrà fare un'altra sua manifestazione per me va bene lo stesso».
Oltre che tra Juve e Inter, esiste una grande rivalità anche tra Ranieri e Mourinho. Ma il tecnico bianconero stempera i toni. «Ci sono state piccole battute, credo che sia stata una cosa molto simpatica, anche se i toni sono stati un pochettino forti, ma questo non da parte mia. Io stimo Mourinho, è una persona che fa bene al calcio italiano, come ha detto Boban».
Ranieri parla poi della crisi superata grazie alle sette vittorie consecutive. «Di mari tempestosi ne ho conosciuti tanti, questo era un mare poco mosso, non c'erano i risultati, ma lo spogliatoio e la società erano uniti. Capisco che poteva sembrare strano: un allenatore che ha pareggiato alcune partite, ne ha perse due, un allenatore della Juventus, per giunta. Però, confrontando le partite dell'anno scorso con le partite di quest'anno, c'erano gli stessi risultati. Se avevamo perso l'anno scorso a Napoli è perchè il Napoli è forte e abbiamo perso anche quest'anno».
Un'immagine delle sette vittorie consecutive che si porta dentro. «Tutte le vittorie ti danno qualcosa, oltre i tre punti. Il fatto di essere andati al Bernabeu e giocare in quella maniera... Dal momento che ci avevo vinto con il Valencia, con l'Atletico Madrid, mi faceva piacere tornarci con la Juventus e vincere con la Juventus».
Fonte: Corriere dello Sport
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