TORINO, 20 novembre - «Uno stadio moderno e sicuro per vivere ancora più intensamente le partite, non soltanto guardandole a pochi metri dal campo, ma anche sentendo tutte le voci e i rumori tipici di una gara di calcio». Il presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli descrive così il nuovo stadio bianconero, la cui presentazione è in corso all'Auditorium del Lingotto di Torino. «Da oggi - dice ai microfoni di Juventus Channel - nasce la casa di tutti gli juventini. La Juventus è la prima società in Italia che avrà uno stadio tutto suo e questo è un motivo di grande orgoglio. Ma anche un'opportunità importante per la società di diversificare i propri ricavi e per trovare così nuove fonti da poter investire in futuro». Sul palco, insieme con il numero uno bianconero, anche l'ad Jean Claude Blanc, il capitano Alex Del Piero, il sindaco di Torino Sergio Chiamparino (noto tifoso granata), i presidenti di Federcalcio e Lega Giancarlo Abete e Antonio Matarrese. In platea l'ad del Milan Adriano Galliani.
IL PROGETTO - Un impianto da 40.200 posti. Pronto nel 2011. Ecco il nuovo stadio della Juventus, la nuova "casa di tutti i tifosi bianconeri", come ha detto il presidente Giovanni Cobolli Gigli. Sorgerà nell'area attualmente occupata dal Delle Alpi e avrà il nome di uno sponsor. Con negozi, bar e tanto altro, occuperà una area totale di 355.000 mq. Ci saranno oltre 4.000 posteggi, 8 aree ristorazione, 24 bar, 459 posti stampa, 84 sky box, 34.000 mq di aree commerciali e 30.000 mq di verde. Tra dicembre e gennaio la gara d'appalto per la costruzione, a febbraio invece sarà scelto il contractor (lo sponsor che darà il nome all'impianto) e ad aprile inizieranno i lavori. Lo stadio dovrebbe essere pronto a giugno del 2011.
BLANC - Il primo a parlare è stato Blanc. «Abbiamo creduto nella gente della Juve e nella sua storia - ha detto l'ad bianconero -. In questa sala ci sono tutti i protagonisti di una grande rinascita nella storia dello sport. Voglio ricordare tutti coloro che ci hanno permesso di arrivare a questo punto dopo due anni. E quindi i tifosi: 14 milioni di italiani che hanno dimostrato cuore e passione, i consiglieri di amministrazione, i soci, tra cui soprattutto John Elkann. Ma non posso dimenticare i giocatori, che sono entrati nel nostro modo di essere e hanno creduto nel nostro progetto, guidati da un grande capitano come Alessandro Del Piero».
GALLIANI - Galliani è intervenuto alla presentazione del progetto del nuovo stadio della Juventus. «Anche il Milan sogna un suo stadio - ha detto l'ad rossonero - ma non è l'occasione adatta per dire quanti iter e problemi ci possono essere per costruirlo. La mia presenza qui è importate per il calcio italiano, per favorire la crescita degli stadi di proprietà».
DEL PIERO - Dopo aver visto le immagini dei suoi ultimi gol, Del Piero si rivolge così al pubblico. «Mi emoziono molto nel rivedere queste gare e mi emoziono questa sera. Sono state spese parole fantastiche. Ancora una volta la Juve ha dimostrato di essere una numero uno con un progetto nuovo e anche coraggioso non solo dal punto di vista economico, ma anche perché il calcio che ha vissuto tante tragedie. Chi come me in questi anni ha accompagnato la Juve si emoziona e sono contento di essere qui da parecchio tempo». Ma qual è l’atmosfera che si vive in uno stadio? chiede la presentatrice della serata Ilaria D'Amico. «Nello stadio si percepisce l’atmosfera che c’è sugli spalti. Per noi che scendiamo in campo è un momento spettacolare: sentiamo gli umori della gente e ci accorgiamo di trasmettere delle emozioni alla gente. Tra tre anni non invidieremo più gli stadi a Milan, Manchester United e Real Madrid- dice- È una cosa bella per noi che ci giocheremo. O per quelli che ci giocheranno, dipende... È un momento fantastico. È un progetto unico e ancora una volta la Juve ha dimostrato di essere una numero uno. Lo ha fatto con un progetto nuovo, coraggioso. È un progetto che porta tantissimo orgoglio a me e a tanti che hanno accompagnato la Juve, anno più anno meno». A proposito del fatto che il nuovo impianto sarà aperto tutti i giorni, Del Piero la pensa così: «Quando parlo di orgoglio parlo di orgoglio non solo per la partita, ma anche per il fatto di poter vivere ogni giorno la nostra casa ed è proprio questo il nostro intento. È un progetto studiato apposta». Infine una conclusione dedicata alla storia della Juve: «Abbiamo visto delle immagini sacre con la famiglia Agnelli, che è ancora una colonna portante di questa società».
MATARRESE - Dopo il capitano, è stata la volta del presidente di Lega Matarrese, secondo il quale con il varo del progetto dello stadio di proprietà la Juventus ha vinto lo scudetto dell'impiantistica, accendendo una luce attesa da tempo nel calcio italiano. «Siamo orgogliosi di questa serata - ha detto Matarrese - e devo dire grazie alla Juventus. Aspettavamo che si accendesse questo faro e siamo orgogliosi perché siamo riusciti a vincere questa omertà. Questa volta il campionato l'ha vinto la Juventus». Matarrese ha ricordato come «anche Milan, Inter e Lazio stiano affannosamente cercando» di seguire la strada intrapresa dalla Juventus e ha auspicato un effetto domino: «Vorrei vedere una concorrenza all'interno del calcio", ha concluso, "non deve essere uno scontro ma un modo per dimostrare di essere capaci».
ELKANN - «Voglio ringraziare tutti coloro che sono qui stasera - ha dichiarato il vice-presidente Fiat John Elkann - e voglio ringraziare tutti quelli che parteciperanno alla costruzione di questo stadio. Ho in mano un pallone degli anni ’50, quando la Juve ha vinto uno dei suoi scudetti con Boniperti. Vuole essere un simbolo del passato e uno stimolo per il futuro. Lo metteremo nello stadio per simboleggiare questo. Ma visto che lo stadio non sarà pronto prima del 2011, lo voglio affidare al nostro grande capitano». Del Piero, visibilmente emozionato, ringrazia così: «Sono onorato e anche un po’ preoccupato visto quello che questo pallone ha rappresentato in tutti questi anni ma sono contento di essere parte della famiglia Juve».
ABETE - «Lo sforzo della Juventus per realizzare il suo nuovo stadio è un'alba importante». Lo sottolinea il presidente della Figc Abete. «Molte altre società - aggiunge Abete - si stanno muovendo in questa direzione, ma sul versante impianti siamo in mezzo al guado. C'e bisogno che si riprenda a discutere con il nuovo governo, e non si tratta soltanto di avere contributi a fondo perduto».
COBOLLI - Chiude la serata, giustamente, il presidente Cobolli: «Un cantautore una volta ha scritto una canzone che diceva “la festa è appena cominciata e già finita” ma io penso che la festa sia appena all’inizio. Ringrazio tutti quelli che sono qui, fra gli altri il vice-presidente del Coni Pancalli che ha la delega per gli stadi ed è atteso da un gran lavoro. Voglio ringraziare anche degli amici veri che sono qui, anche se per due volte l’anno sono meno amici. Parlo di Galliani e Lotito».
Fonte: Corriere dello Sport
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